Roma/Londra

via Margutta 53b,
00187 Roma
2a-4 Ryder Street,
SW1Y 6QB Londra

Tel. 06 36002216

Stand: 29

Laocoon Gallery – W. Apolloni

La galleria W. Apolloni è in attività da tre generazioni ed è uno dei più antichi e illustri negozi di antiquariato di Roma. La prima sede, aperta da Wladimiro nel 1926, si trovava in via Frattina e venne trasferita, nel 1970, in via del Babuino dal figlio Fabrizio che ereditò l’attività dopo la morte del padre occorsa nel 1948. Dopo quasi mezzo secolo la galleria ha trovato una nuova sede nella vicina Via Margutta, nel cuore della storica via degli artisti di Roma: le sale principali di Palazzo Patrizi, edificio costruito alla metà dell’800 per ospitare studi per artisti e dove Picasso ha lavorato quando fu a Roma nel 1917. In questi ambienti dalle ampie metrature, con gli alti soffitti e le grandi finestre, furono pensati per ospitare gli studi degli scultori e oggi si presentano come luoghi d’esposizione ideale per le opere d’arte antica.

Non appena prese in mano l’attività di famiglia, Fabrizio Apolloni (1928-2006) sviluppò sin da subito una fama di tutto rispetto non solo in Italia, ma anche in Inghilterra, in Francia e negli Stati Uniti. È stato un grande amico e fidato consigliere di studiosi e importanti collezionisti come Mario Praz e Luigi Magnani. A quest’ultimo, Apolloni ha venduto, tra le tante opere, la Musa Tersicore di Antonio Canova, Amleto con il fantasma del padre di Henri Füssli e la grande coppa in malachite donata da Alessandro I di Russia a Napoleone.

Dal 2006 il proprietario della galleria è Marco Fabio, figlio di Fabrizio, che ha studiato al prestigioso Courtauld Institute di Londra. Nel 2012, insieme alla moglie Monica Cardarelli, ha fondato la Galleria del Laocoonte, dedicata all’arte figurativa del primo Novecento italiano. Il nome è legato alla presenza di una grande scultura marmorea del Laocoonte, una versione manierista del gruppo classico, realizzata dallo scultore fiorentino Vincenzo de’ Rossi (1525-1587), autore de Le Fatiche di Ercole nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.

Specialista del pittore Luigi Sabatelli e del grande disegnatore Alberto Martini, al quale ha dedicato rispettivamente la sua tesi di laurea magistrale in Storia dell’Arte (Sapienza Università di Roma) e quella per il diploma di Specializzazione (Università degli Studi di Firenze), Monica Cardarelli ha curato diverse mostre e pubblicazioni dedicate alle opere su carta: Pietro Gaudenzi. Gli affreschi perduti del Castello dei Cavalieri di Rodi (Roma, 2015), Cartelloni e Copertine (Firenze, 2015), Cartoni. Disegni Smisurati del ‘900 Italiano (Bologna, 2017), Io sono Cambellotti (Sabaudia, 2017), Leoncillo. Le Ceramiche. Le Carte (Roma, 2019), XX. Il Genere Femminile nel ‘900 Italiano (Firenze, 2019), Publio Morbiducci. Nudi Maschili (Roma, 2020), Alberto Martini. Maschere e ombre (Roma-Londra 2021). Grazie a queste mostre, alla partecipazione alle principali fiere nazionali e internazionali – come Wopart, Brafa, Paris Fine Arts, London Art Week, Roma Arte in Nuvola – e alla pubblicazione di articoli e libri, la galleria si propone di far conoscere al grande pubblico le opere di artisti italiani più o meno noti, attivi soprattutto nella prima metà del Novecento.

Dal 2019, questa missione viene portata avanti anche dalla Laocoon Gallery, aperta da Marco Fabio e Monica nel cuore di St. James’s a Londra. Unendo l’esperienza della W. Apolloni e della Galleria del Laocoonte, la Laocoon Gallery si propone di presentare una selezione dei migliori esempi di dipinti, disegni, sculture, arti decorative e mobili antichi insieme alle opere dei più importanti artisti italiani del XX secolo.

In foto
Autoritratto
1955 Olio su tela, cm 81×51,5
Firmato in basso a sinistra “A. Funi”

Ugo e Parisina
1934-36 Pastelli su carta intelata, cm 93×72
Firmato in basso a destra “A. Funi”
Particolare preparatorio del tema di Ugo e Parisina per l’affresco Mito di Ferrara (parete nord) nella Sala della Consulta del Comune di Ferrara (1934-1937)

Venere latina
1930 Olio su tela, cm 160 x 125
Firmato “A. Funi” e datato “1930” in basso a destra